mercoledì 22 aprile 2020

C'è Musica in carcere



C'è Musica in carcere?!








Beh, si! Da anni alcuni Istituti Penitenziari danno la possibilità ad associazioni, per lo più di volontariato, di fare attività culturali, ricreative, sportive, socializzanti ed anche terapeutiche. La musica è molto richiesta tra le persone che vivono in un regime di detenzione e talvolta anche dal personale che lavora all'interno di tali strutture. La II Casa di Reclusione di Milano, più comunemente conosciuta come "Carcere di Bollate", è sicuramente tra le più innovative d'Italia per quanto concerne la vocazione rieducativa e non punitiva che la nostra Costituzione prevede abbiano le strutture detentive; anche lì c'è ancora da fare, ma tante donne ed uomini di buona volontà, tra personale amministrativo e di Polizia Penitenziaria, persone detenute, volontari e operatori sociali, s'impegnano per migliorare tale luogo. Ebbene, da dodici anni, in uno dei reparti di questa struttura opera l'Associazione Arpamagica con il laboratorio di musicoterapia. E' qui con noi per parlarcene la Dott.ssa Silvia Castagnola, Presidente di Arpamagica.


Fai un click sul riquadro qui sotto per ascoltare l'intervista











Di seguito, l'ultimo lavoro di songwriting del laboratorio di Arpamagica con i detenuti del 7° reparto della Casa di reclusione di Bollate. Con il termine songwriting s'intende l'utilizzo di tecniche di scrittura di canzoni in ambito musicoterapico. In questo caso i partecipanti si sono cimentati in una rielaborazione del testo della canzone "Hallelujah" di Leonard Cohen.








 Qui sotto trovate il video di "Hallelujah" nella celebre versione di Jeff Buckley

Se riuscite, consigliamo l'ascolto leggendo il testo creato nel laboratorio di musicoterapia.

Pensate ad un coro di venti uomini che canta quelle parole dalla "cella di musica" di una struttura penitenziaria.
 Le voci sussurrano la prima parte di ogni strofa e poi, in un crescendo all'unisono dell'emissione sonora, arrivano al ritornello, dove,
 l'Hallelujah recitato cantando, dona pace - almeno in quel "qui ed ora" - ai Cuori. 

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